Lo yogi “livello avanzato”
Quando ci si può considerare “avanzati” nello yoga, quindi non più dei principianti?
Ovviamente quando si conoscono i nomi in sanscrito delle asana, le sequenze dei saluti al sole a memoria e si è capaci di portarsi il piede dietro la testa (meglio se entrambi) e di fluttuare da una posizione all’altra passando sempre da un handstand.
E’ vero?!
This is not, of course 🙂
Se così fosse, i ballerini o i ginnasti sarebbero i migliori yogis al mondo!
Se saper stare in equilibrio sulle mani non fa di me uno studente avanzato, allora cosa fa la differenza?
Uno dei messaggi più difficili da far comprendere a chi inizia a frequentare le lezioni di yoga è l’importanza dell’ascolto e del rispetto di se stessi e del proprio corpo durante la pratica.
L’idea che lo scopo dello yoga sia di dover raggiungere la posizione finale spesso si insinua nella mente del praticante diventando un ostacolo lungo il percorso.
Ma come tutti gli ostacoli, anche quest’idea può diventare nostra maestra e insegnante.
Oggi che siamo nell’era dei social, dell’apparenza e dell’immagine, è ancora più facile che il tappetino yoga diventi il luogo dove tornano a galla le nostre insicurezze, spesso con radici nella nostra infanzia, che ci spingono inconsciamente a dover dimostrare di essere bravi abbastanza o anche migliori degli altri. Per far questo siamo disposti ad esasperare la posizione pur di dimostrare che non siamo da meno o semplicemente per poter dire: “ecco, ce l’ho fatta anch’io!”
Ci confrontiamo con le altre persone nella stanza – o sui social – ma in realtà la vera battaglia è con noi stessi e divenirne consapevoli è il primo passo, perché la pratica dello yoga è anche e soprattutto un cambiamento interiore ed uno studente “avanzato” è colui che inizia a sperimentare questo cambiamento, da fuori a dentro.’
L’obiettivo dello yoga infatti non è mai la meta, ma il viaggio in sé.
Perciò, da cosa si riconosce uno yogi “avanzato”?
- Rispetta il suo corpo nel momento presente
Uno yogi ha imparato ad ascoltare e riconoscere i bisogni del proprio corpo, consapevole che ogni giorno è diverso essendo soggetto a più fattori, sia emotivi che fisici. Può essere che ieri arrivava a toccarsi la punta dei piedi e oggi arriva con le mani alle ginocchia.. lo yogi è in pace con questo e si gode il semplice fatto di allungarsi, a prescindere da dove arrivano le sue mani 🙂
- La sua attenzione durante le asana va al respiro
Lo yoga è una pratica di consapevolezza e la prima attenzione va al nostro respiro. Per questo durante la pratica, il primo intento dello yogi è quello di tenere l’attenzione quanto più a lungo nella respirazione, lasciando che sia lei a guidare il movimento. Ogni volta che si accorge che non sta respirando, semplicemente ne prende atto e ritorna con la consapevolezza nel respiro e nel corpo.
- Si confronta solo con se stesso
Il viaggio attraverso cui lo yoga ci accompagna rimane sempre soggettivo, dipende dal punto di partenza, dalle proprie esperienze passate, dalle ragioni che ci hanno spinto in primo luogo a salire sul tappetino. Per questo lo yogi non si confronta con gli altri, perché è consapevole che ognuno ha un’esperienza interiore diversa. Semmai, lascia che gli altri siano un’ispirazione!
- Si gode il viaggio
Lo yoga è un viaggio che dura tutta la vita, ogni pratica ci porta sempre più profondamente a scoprire noi stessi, rivelandoci chi siamo nel corpo e nella mente. Non esiste punto d’arrivo, è una costante evoluzione e cambiamento. Per questo lo yogi ha imparato a godersi il viaggio, scoprendo in esso la vera essenza della pratica.
- Ama se stesso
L’amore per se stessi non è argomento facile, al mondo d’oggi viene spesso scambiato per egoismo. Bisognerebbe prima amare gli altri, giusto?
Lo yoga porta poco a poco a riscoprire un genuino amore per se stessi, per chi si è, a prescindere dalle cose che si fanno, da come si appare, dagli obiettivi raggiunti o dalle proprie capacità. Lo yoga ci fa fare pace con noi stessi, ci mostra buio e luce dentro di noi e con la pratica costante, ci dona la capacità del perdono e dell’accettazione.
Uno yogi avanzato si riconosce perché ha imparato a rispettare i propri limiti, a celebrare i propri successi e a godersi il viaggio della vita in compagnia innanzitutto di se stesso.
E tu sei d’accordo? Hai iniziato a sperimentare qualcuno di questi cambiamenti? O magari degli altri? Fammi sapere!
Enjoy your journey.
Namastè
Studentessa e insegnante di yoga e meditazione, curiosa esploratrice e instancabile viaggiatrice.