Uno degli aspetti migliori dello yoga è che per praticarlo serve veramente poco, pressoché solo il tuo corpo e la tua volontà 🙂
Tuttavia, esistono alcuni, pochi e semplici supporti che puoi utilizzare nella pratica, che ti servono per:
- rendere la pratica più comoda
- facilitare le posizioni quando ancora manca la flessibilità necessaria
- intensificare il lavoro dell’asana
- comprendere meglio le attivazioni e gli allineamenti
A parte ovviamente il tappetino, a cui ho dedicato un articolo appositi su come scegliere quello più adatto a noi, qui di seguito ti elenco quelli che più utilizzo e che consiglio agli allievi:
- tappetino yoga: qui l’articolo dedicato Come scegliere il tappetino yoga
- 2/3 mattoncini
- cinghia
- bolster
Vediamoli uno ad uno 🙂
I mattoncini yoga
I mattoncini yoga, chiamati anche blocchi o mattonelle, funzionano da rialzo e supporto e ci servono come appoggio in tutte quelle posizioni dove manca flessibilità. Se ad esempio non arrivi comodamente con la mano a terra nella posizioni del triangolo, puoi posizionare il mattoncino a terra e sfruttare il suo appoggio per non perdere i giusti allineamenti della posizione.
Possono venir utilizzati come rialzo nelle posizioni sedute, quando ancora ci manca la flessibilità per poter sedere con la schiena eretta. Ma possono essere utilizzati anche per posizioni di apertura in modalità passiva, utilizzandoli come appoggio. Penso ad esempio alla posizione di apertura toracica con supporto, dove posizioniamo il blocco yoga sotto scapole e testa e ci abbandoniamo nella posizione rilassati, lasciando che il petto si apra.
I blocchi yoga possono essere utili anche per intensificare le posizioni, ad esempio portando i mattoncini oltre i piedi nei piegamenti in avanti. Ma anche come utile strumento per comprendere le giuste attivazioni. Io ad esempio lo faccio utilizzare come trucchetto per comprendere come attivare il core nella pratica.
Insomma, questi semplici blocchetti sono molto versatili e consiglio di averne almeno due, se non tre!
Ne esistono di diverse dimensioni e materiali, a seconda dell’uso che dobbiamo farne possono essere più utili gli uni o gli altri. Non è infatti detto che un blocco più grande sia per principianti, dipende infatti dalla posizione e da come viene utilizzato.
I blocchi in sughero sono quelli più resistenti, ma anche più duri! Per questo, nelle posizioni in passività, potrebbero risultare un pò scomodi. Tuttavia, se è la resistenza che stiamo cercando, potremmo risolvere portando una coperta piegata sopra il mattoncino, per renderlo più comodo. Io consiglio questi della lotuscrafts nella dimensione più bassa: Mattoncini Lotuscrafts
Oppure questi della Yamkas nella variante più alta: Mattoncini Yamkas
Se non esiste la necessità di grande robustezza del blocco, io solitamente consiglio questi, che trovo di ottima qualità, in rapporto rigidità-morbidezza: Yamkas mattoncini in schiuma EVA riciclata
La cinghia yoga
La cinghia è ottima per lavorare sulla flessibilità dove manca. Fondamentalmente, ci permette di arrivare ai piedi quando le nostre mani non arrivano. Penso ad esempio agli allungamenti, quando ancora non arriviamo ad afferrarci i piedi, ma anche nelle posizioni di inarcamenti profondi, ad esempio quando queste prevederebbero di afferrarci il piede da dietro la testa.
La cinghia si potrebbe tranquillamente sostituire con la cintura dell’accappatoio, ad esempio, o una cintura di stoffa morbida. L’importante è che non sia elastica, perché non servirebbe al nostro scopo!
Io consiglio questa: Cinghia Yamkas
Solitamente si trovano in due lunghezze differenti, consiglio quella più lunga a persone particolarmente rigide!
Il bolster
Il bolster è un cuscino cilindrico che si utilizza in modo particolare nelle posizioni passive. Di grande aiuto e utilizzo nelle pratiche come lo Yin Yoga, rende le posizioni comode per poterle mantenere più a lungo.
Io ne sono diventata dipendente subito dopo la prima volta averlo provato! 🙂
Per rapporto qualità-prezzo, io consiglio questo della Lotuscrafts: Bolster
Anche il bolster può essere inizialmente sostituito da un paio di cuscini (quelli per dormile per intenderci) abbastanza alti.
Conclusioni
Come hai visto, per rendere la nostra pratica yoga comoda e per avere il giusto supporto lungo il percorso non serve molto 🙂 Eppure questi semplici strumenti possono fare davvero una grande differenza! Soprattutto quando inizialmente ci manca la flessibilità, provare ad entrare nelle posizioni senza aiuti potrebbe compromettere la qualità dell’esecuzione.
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Studentessa e insegnante di yoga e meditazione, curiosa esploratrice e instancabile viaggiatrice.