Che tipo di yoga fare in gravidanza?
Esistono innumerevoli stili di yoga. Tuttavia, quando si è in gravidanza è bene scegliere un corso specifico pensato proprio per questa fase particolare della vita della donna. Questo vale soprattutto se non si è mai fatto yoga prima e ci stiamo approcciando a questa disciplina per la prima volta!
È invece un pò diverso se eravamo già praticanti di yoga. In questo caso è facile che il corpo sia già abituato allo stile di yoga che eravamo solite praticare e nulla vieta di continuare con quello che stavamo già facendo. Tuttavia è importante portare quegli accorgimenti e precauzioni che saranno necessari per proteggere noi stesse e il nostro bambino durante l’arco della gravidanza.
Ad esempio, se praticavo uno stile vinyasa posso tranquillamente proseguire con questo stile, finché sento che è piacevole e che mi fa stare bene. Eviterò però i salti, le torsioni più profonde e le posizioni che vadano in chiusura sull’addome. Lo stesso è valido anche per gli altri stili, ovviamente. Se praticavo uno stile più statico, come hatha yoga o yin yoga, invece farò attenzione a non mantenere troppo a lungo posizioni. Questo perché, a causa del lavoro dell’ormone della relaxina, in gravidanza siamo più soggette a strappi e infortuni muscolari. Esserne consapevoli ci permetterà di prendere gli accorgimenti necessari a proteggere il nostro corpo prendendo però ugualmente i benefici dalla pratica.
Inoltre, il corpo della donna cambia notevolmente durante i nove mesi, per questa ragione sarà importante adattare la nostra pratica assecondando i bisogni del corpo.
Il corso YOGA IN GRAVIDANZA che ho creato è pensato a sostegno delle necessità che ognuna di noi si trova ad affrontare in questa fase della nostra vita. Le diverse proposte del corso, alcune più statiche e rilassanti, altre più dinamiche ed energizzanti, sono arricchite di spiegazioni chiare sulle diverse alternative e varianti, a seconda del livello di pratica. In questa maniera, ognuna di noi può trovare ciò che più risponde ai propri bisogni del momento.
Quando iniziare a fare yoga in gravidanza?
Anche subito! Il primo trimestre, lo sappiamo, è quello senz’altro più particolare e anche molto soggettivo. Durante i primi tre mesi è molto importante informare il proprio insegnante della condizione della gravidanza, in maniera che possa darci tutte le indicazioni necessarie. O, se non avevamo mai praticato prima, iniziare con un corso specifico per lo yoga in gravidanza.
Questo ovviamente se il nostro corpo ce lo permette! Se rientriamo tra quelle donne che il primo trimestre lo soffrono tra nausea e vomito, magari l’idea di mettersi sul tappetino non è delle più consigliate. Ed è bene ascoltare il corpo e assecondarne i bisogni. In questa fase potrebbe essere invece più raccomandato un lavoro con la respirazione, che può aiutare a gestire i sintomi.
Generalmente, dal secondo trimestre le energie risalgono e così anche il nostro senso di benessere. Dal quarto mese abbiamo, in accordo con il consenso del nostro medico, il via libera per far lavorare il corpo. Le attività più energizzanti sono benvenute in questa fase, sempre in accordo con il nostro sentire. Prenderemo le precauzioni e gli adattamenti necessari alla pancia che cresce, ma per il resto ci sentiremo in forze e ne potremo così approfittare anche per preparare il corpo al parto, rafforzandolo e aprendolo. L’ultimo trimestre torna ad essere un periodo più lento e stanco, intenso anche emotivamente. In questa fase esercizi di respirazione, meditazione e di preparazione del pavimento pelvico sono adatti e benvenuti per accompagnarci verso la fine del nostro viaggio… e l’inizio di uno nuovo!
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