Ad ogni trimestre… la sua pratica yoga!
La gravidanza è una fase della vita della donna delicata e molto soggettiva. Tuttavia, alcune caratteristiche comuni le sperimentiamo tutte, chi più e chi meno. La gravidanza viene comunemente divisa in tre trimestri, caratterizzati ognuno da picchi ormonali differenti, e che quindi ci portano a vivere ognuna di queste fasi in modalità molto caratteristica. Per questa ragione, ogni trimestre chiede “la sua pratica”. O sarebbe meglio dire: il nostro corpo ha necessità differenti e lo yoga può e deve adattarsi ai suoi bisogni. Inoltre, possono esserci indicazioni particolari dedicate ai singoli trimestri, proprio a seconda di come il corpo si sta trasformando. Alcuni accorgimenti validi nel primo trimestre possono non esserlo per il secondo e viceversa. Per questa ragione, è importante seguire un corso dedicato allo yoga in gravidanza o farsi suggerire dal proprio insegnante quali accorgimenti adottare per mantenere la propria pratica sempre sicura.
Lo yoga nel primo trimestre di gravidanza
Il primo trimestre è senz’altro molto delicato, il tuo bambino si impianta e sviluppa gli organi, oltre ad essere anche la fase più soggetta alla possibilità di aborto spontaneo. È anche un momento profondamente emotivo e, anche se da fuori sembra non essere cambiato nulla, dentro si vive una profondissima trasformazione! Questo può portare a stanchezza, sonnolenza, nausea, vomito, crampi addominali, …
Alcune di noi vivono questa prima fase con grande difficoltà e non è detto che la miglior risposta sia srotolare il tappetino in questo momento! A volte, il riposo è la miglior risposta, a cui potremmo abbinare tecniche di respirazione e meditazione che ci aiutino ad affrontare i sintomi nella migliore delle maniere.
Se invece rientri tra le donne che non manifestano particolari sintomi, per te non sarà un problema iniziare o proseguire con la tua pratica yoga. In questo caso, ricorda comunque che anche se non stai manifestando sintomi (o se questi sono lievi) quella che stai vivendo è una fase particolarmente delicata. È molto importante ascoltarsi e rispettare i cambiamenti fisiologici che stanno avvenendo nel tuo corpo. E prendere le precauzioni necessarie affinché la tua pratica sia sicura per te e il tuo bambino.
Cosa NON fare nel primo trimestre di gravidanza
In generale durante tutta la gestazione non vogliamo fare sforzi maggiori rispetto a quelli che eravamo già abituate a fare. Quindi cambierà molto il nostro approccio alla pratica a seconda di se già eravamo praticanti ed eventualmente di quale stile di yoga. In ogni caso ricorda: questo non è un momento per raggiungere nuovi obiettivi, invece vogliamo mantenere equilibrio, salute e benessere.
In linea generale durante la tua pratica yoga vuoi evitare:
- i salti
- le torsioni in chiusura profonda (tutte quelle dove l’addome viene strizzato e compresso)
- gli inarcamenti troppo profondi
- i lavori di compressione e sforzo addominale
- le inversioni (o almeno eseguile con molta consapevolezza e solo se già facevano parte della tua pratica)
- di entrare in posizioni di flessibilità troppo profondi (è proprio in questo primo trimestre che la relaxina ha il suo picco di rilascio!)
- di spingerti oltre i tuoi limiti
- di sforzarti eccessivamente
In ogni caso INTERROMPI la pratica se dovessi notare:
- giramento di testa
- contrazioni
- svenimento
- affaticamento eccessivo
- affanno
- disagio
In caso di minaccia di aborto o di parto prematuro SOSPENDI completamente la pratica! Fintanto che lo yoga ti fa sentire bene, è tutto ok 🙂
Cosa fare nel primo trimestre di gravidanza
- rallenta e focalizzati maggiormente sul sentire piuttosto che sul fare
- lavora sulla stabilità e radicamento nelle posizioni in piedi
- inizia a prendere consapevolezza del tuo pavimento pelvico
- valuta di accorciare la distanza tra i piedi nelle posizioni in piedi, per evitare di sovraccaricare le articolazioni
- mantieni la parte alta del corpo aperta e libera da tensioni
- muoviti con più lentezza, soprattutto nelle transizioni da posizioni sedute a in piedi e viceversa
- puoi iniziare a piegare le gambe prima di piegarti in avanti o per risalire in piedi
- fai solo ciò che ti fa sentire a tuo agio. Se noti fastidio in una posizione esci, valuta se puoi trovare una variante oppure evitala del tutto
Controindicazioni dello yoga in gravidanza
In linea di massima non ci sono particolari controindicazioni allo yoga in gravidanza, tuttavia, essendo una fase di profondi cambiamenti fisici, è importante avere consapevolezza del proprio corpo e di quello che sta accadendo per evitare di compiere alcune azioni e posizioni che si trovano nello yoga nella maniera errata e che potrebbero in realtà portarci a riscontri non positivi e potenzialmente dannosi.
Per questa ragione, seguire un corso specifico di yoga in gravidanza (come QUESTO) o farsi seguire da un insegnante certificato, è importante per evitare di metterci in condizioni di potenziale pericolo per noi stesse e il nostro bambino.
È altresì importante imparare ad ascoltarsi e saper riconoscere quei segnali che il corpo ci da per comprendere cosa ci fa bene e cosa invece non è positivo per noi. Non esiste infatti una risposta univoca per tutte le donne. La gravidanza è estremamente soggettiva. È vero che ci sono alcune accortezze che valgono per tutte. Ma è anche vero che ciò che è vero per me non necessariamente lo possa essere anche per te.
Lo yoga è uno strumento che insegna e ci predispone all’ascolto, per imparare a riconoscere i segnali a cui prestare attenzione.
Continua a leggere le indicazioni generali sullo yoga in gravidanza nel secondo trimestre in QUESTO articolo
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Studentessa e insegnante di yoga e meditazione, curiosa esploratrice e instancabile viaggiatrice.