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Inutile che io vi spieghi il momento storico che stiamo attraversando: lo stiamo vivendo sulla nostra pelle e non è necessario aggiungere parole. Una cosa è certa, in molti siamo accomunati dallo stesso sentimento di paura che accompagna le nostre giornate, fortunatamente non tutto il tempo, ma ogni tanto può far capolino. Ognuno può avere una paura differente: di ammalarsi, di vedere un proprio caro ammalarsi, di dover aspettare troppo tempo prima di poter abbracciare una persona amata, di non poter abbracciare per l’ultima volta qualcuno che se ne sta andando, di non aver detto o fatto abbastanza, di aver sbagliato qualcosa, di non comprendere fino in fondo…. le paure arrivano dal profondo, riemergono dal passato ed è spesso difficile controllarle, benché siano più che legittime.

 

Non è un problema avere paura, anzi. La paura è un’emozione vitale, che ci aiuta a sopravvivere e a dare la giusta importanza agli avvenimenti. Quando, però, la paura ci sovrasta rischiamo di rimanere bloccati, intrappolati, incapaci di muoverci ed evolvere. Questa emozione è strettamente legata al primo chakra, nel quale risiede il diritto primordiale di sopravvivere. Quando il primo chakra è in disequilibrio e la paura sovrasta nella nostra vita potremo osservare diversi segnali, come ad esempio:

  • Dolori ossei, problemi ai denti, fastidio alle ginocchia etc;
  • Rigidità nella zona bassa del corpo, bacino, lombari;
  • Eccessiva preoccupazione economica che ci accompagna come primo pensiero al mattino;
  • Debolezza immotivata e perenne;
  • Incapacità di manifestare la propria personalità, i sentimenti e i pensieri;
  • Un forte abbassamento dell’autostima e dell’amor proprio;
  • Difficoltà ad alimentarsi correttamente.

La quotidianità è caratterizzata da un senso di incertezza col quale dobbiamo fare i conti ed imparare a restare radicati e saldi nonostante non ci è dato sapere quali saranno i volti, i numeri e le difficoltà del domani. 

 

Il primo consiglio è quello di restare attaccati al presente, ai bisogni primari nostri e delle persone amate: ascoltiamo le esigenze nostre ed altrui, cercando di soddisfarle nei limiti del possibile. Non possiamo uscire, ma prendiamoci cura di piante, fiori ed alberi. Se in casa non abbiamo nulla possiamo provare a piantare i semini della frutta che mangiamo e prenderci cura di loro giorno dopo giorno! Muoviamoci e proviamo ad incrementare gli esercizi che fortificano gambe e glutei. Inoltre, magari alla sera, prima di andare a nanna massaggiamo il nostre addome, l’inguine, perineo e glutei. 

 

Oltre a tutto ciò, come ben già sapete, anche i cristalli possono aiutarci. Il primo che può venirci in soccorso è il signore dei cristalli: il Diamante! 

Il Diamante

Il nome Diamante deriva dal greco “adamas”, invincibile. In parecchie culture antiche questo cristallo era associato all’immagine di Venere, colei che incarna rettitudine e virtù, allontanando gli influssi demoniaci. Nel Medioevo rappresentava forza, coraggio e invulnerabilità. Addirittura si credeva potesse avvisare chi lo indossasse dei pericoli che incombevano su di lui. 

 

Il Diamante è uno dei cristalli più puri e resistenti e ciò rispecchia le sue potenti abilità curative: aiuta a sviluppare una chiara visione della propria situazione esistenziale, preparando l’individuo che lo indossa ad affrontare le prove della vita. In particolare aiuta a superare la paura, la depressione ed il senso di vuoto, insegnando a dominare le crisi, idee e stati d’animo. Insomma, proprio quello che ci serve per assumere una visione cristallina della vita in questo momento e reagire oculatamente alle immense difficoltà che si presentano di fronte a noi! Possiamo indossarlo, anche come gioiello, ancor meglio se a contatto con la pelle. Se abbiamo la fortuna di avere un diamantino non incastonato possiamo deporlo al centro della nostra fronte durante brevi meditazioni.

La Rodonite

Se, invece, non abbiamo un diamante da poter indossare, anche la Rodonite, di cui abbiamo già parlato la volta scorsa, può venirci in soccorso. Essa, infatti, è considerata la pietra per eccellenza nelle situazioni di emergenza: ci aiuta a controllare le reazioni personali nelle situazioni di pericolo o crisi, a superare shock, paure, traumi e gli stati confusionali da essi generati. Possiamo tenerla a contatto con la pelle a lungo, magari come ciondolo al collo o nel reggiseno, lasciando che faccia effetto durante tutto l’arco della giornata.

L’Ossidiana

Infine, mi sento di consigliarvi anche l’Ossidiana: pietra antica e potente, conosciuta già dall’età della pietra, è da sempre associata a guerrieri e guarigioni spirituali. Anche l’Ossidiana è un potente aiutante per superare paura, shock e blocchi emotivi. E’ consigliabile utilizzarla durante le nostre meditazioni, tenendola in mano o appoggiata a terra vicino a noi. Quando avremo finito purifichiamola e cerchiamo non tenerla indosso tutto il tempo, perché rischierebbe di schermarci anche dalle energie positive che tanto necessitiamo in questo momento. Possiamo, però, appoggiarla in bella vista in casa, in quanto è in grado di purificare il nostro ambiente eliminando le energie negative, cosa non da poco!

 

Ultimo, ma non per importanza, ricordiamoci l’immensa importanza della condivisione: non siamo soli, mai. Prendiamo in mano il telefono e chiamiamo le persone che si stanno a cuore, non sono importanti le parole, ma è vitale far sapere che ci siamo, che pensiamo all’altro e, perchè no, che anche noi abbiamo paura. Insieme è più facile!

 

Silvia Lorenzini – detta Sisa. Laureata in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica, insegnante yoga e incurabile appassionata di tutto ciò che mi fa vibrare il corazón!
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