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Negli articoli dei mesi precedenti abbiamo iniziato a capire come le mestruazioni non siano un evento limitato ai giorni del sangue, ma un periodo ciclico che si ripete di mese in mese attraverso l’alternanza di quattro fasi, di cui due dove prevale un’energia di tipo yang e altre due dove questa si trasforma in energia yin. Abbiamo visto le due fasi yin, quella pre-mestruale e mestruale e stiamo iniziando ad osservare come l’alternanza di queste quattro fasi determini in noi cambiamenti a livello fisico, psico-emotivo e mentale.

Oggi scopriamo la fase pre-ovulatoria.

La fase pre-ovulatoria

Le mestruazioni sono finite, il sangue scompare piano piano. Torniamo nel mondo esterno, con i piedi per terra. È come se ci risvegliassimo da un lungo letargo, da un lungo sonno. La nostra testa ricomincia ad essere meno annebbiata, meno tra le nuvole, torna appunto nel mondo terreno. Quando penso alla fase pre-ovulatoria mi viene subito in mente la sinfonia della primavera di Vivaldi. La grandiosità con cui questo brano inizia mi ricorda lo sbocciare della natura e la sua massima bellezza. Così per noi è la fase pre-ovulatoria, un ritorno allo sbocciare, come l’inizio della primavera, dove tutta la natura torna a risplendere dopo il periodo invernale. Siamo rinate!

A livello ormonale, ricominciamo a secernere estrogeni su stimolazione della crescita dell’ovocita stimolato a sua volta dalla produzione ipotalamica di ormone follico-stimolante, colui che fa maturare il follicolo che contiene il nostro uovo. Gli estrogeni fisicamente inducono un ammorbidimento e un’apertura della regione cervicale che si traduce in un’apertura relazionale dopo la nostra fase di ritiro mestruale. La fase pre-ovulatoria, infatti, è anche chiamata fase di socializzazione poiché la nostra energia femminile è attiva, lucida e creativa, grazie anche alla quota di testosterone che va ad attivare la parte neo-corticale del nostro cervello.

Siamo come un fiume in piena. Niente sembra poterci fermare in questa fase. Abbiamo voglia di fare, di uscire, di ridere, di giocare, di flirtare. Quindi, assecondiamo la nostra necessità di comunicare e socializzare, così come quel desiderio di indipendenza e di dinamismo che percepiamo.

Siamo focalizzate su ciò che vogliamo fare e come un treno andiamo diritte per raggiungere l’obbiettivo. Per capire questo ci è utile richiamare a livello simbolico l’archetipo della Vergine. Vergine etimologicamente significa “che basta a se stessa“, una donna indipendente ed autosufficiente, la quale mira a sviluppare i propri interessi ed i propri talenti. Ed in effetti se ponete attenzione, in questa fase potremmo definirci anche un pò egoiste, incentrate sul nostro benessere e sul nostro volere. È normale, è un altro aspetto della nostra ciclicità, forse dovuto alla compresenza di ormoni yin come gli estrogeni ed ormoni yang come il testosterone. 

Se torniamo indietro con la memoria, due sono le dee vergini della nostra mitologia greco-romana che ci possono meglio aiutare a capire quali sono gli aspetti di noi che prevalgono in questa fase. La dea della caccia e della luna, Artemide, e la dea della città e dei mestieri, Atena. In entrambe, la caratteristica principale è propria quella di una “coscienza concentrata” [Le dee dentro la donna. JS Bolen], ossia quella capacità di dirigere l’attenzione su ciò che è l’interesse principale, di lasciarsi assorbire totalmente dal focus con la possibilità di escludere qualsiasi altro fattore esterno che non sia inerente a ciò su cui è stata posta l’attenzione. Per i sette/otto giorni della fase pre-ovulatoria, la nostra energia è questa: dritta e diretta su ciò che più ci interessa, con l’attenzione rivolta alla realizzazione.

Se ci pensiamo, in effetti, a livello biologico il nostro corpo è impegnato a fare una cosa: prepara di nuovo tutto l’organismo ad una possibile futura vita. Spiegandomi meglio, in questa fase l’obiettivo è uno, ossia far maturare il follicolo che espellerà l’ovulo, il quale potrà essere fecondato o no. C’è un focus creativo di base che si riflette nel nostro comportamento esterno.

A livello socio-culturale è una fase ampiamente accettata. Siamo attive, centrate (anche fin troppo), focalizzate, ma soprattutto produttive. È facile vivere questa fase. Come dico sempre, però, ogni fase ha la sua necessità di essere. Pensate se per tutto il mese fossimo in questo mood, arriveremmo ad un collasso di tutto il nostro organismo. Ecco perché per fortuna la natura ci ha regalato la possibilità di avere due fasi di compensazione e di ricarica.

Se siamo allineate con la luna, la nostra fase pre-ovulatoria cadrà con la fase di luna crescente, ossia il momento tra la luna nuova e la luna piena. Questa fase della luna è un tempo gioioso, giocoso, pieno di stimoli, iniziative e possibilità. È il tempo per dare il via a nuovi progetti che abbiamo in cantiere o per avviare progetti che avevamo “seminato” nei mesi precedenti o per progettarne di nuovi. In questa fase, si dà il via alla creatività.

Una boom esplosivo la fase pre-ovulatoria, che va dall’ultimo giorno del sangue circa, fino al dodicesimo giorno, quando ha inizio l’ovulazione. In questa fase, quindi, il consiglio è quello di fare e dare vita a tutto ciò che ci stimola e nutre.

Sperimentarci attraverso l’ascolto di ogni fase mestruale ci permette di conoscerci un po’ meglio come Donne e come Donna. Mi permette di capire ciò che desidero realizzare nella mia vita, ciò che voglio o meno nutrire e far nascere che sia una vita od un progetto personale. Ascoltarci ci permette di capire nel profondo il nostro nucleo femminile cosa vuole richiamare, dove vuole andare e di che cosa ha bisogno per essere alimentato e sostenuto.

 

Valentina Vavassori – Osteopata Curandera (trattamenti osteopatici adulti, donne in gravidanza, neonati e bambini). Lavoro femminile di guarigione del ciclo mestruale singolo o a gruppi.

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